La materia prima
Le caratteristiche
- leggerezza
- resistenza
- regolarità della sezione trasversale
- assenza di fessurazioni da tensioni interne
- colore chiaro anche nella porzione più interna
- rettilineità del tronco
Oggi, merito anche della selezione di cloni geneticamente superiori - il più noto in Italia è il clone "I-214" - e della messa a punto di tecniche di lavorazione mirate a valorizzare i suoi punti forti "naturali", il legno di pioppo è particolarmente adatto alla produzione del compensato.
La pioppicoltura italiana, che caratterizza profondamente il paesaggio della Pianura Padana, ha determinato nel tempo una serie di conseguenze importanti: l'integrazione nei redditi agricoli e lo sviluppo socio-economico. La disponibilità di pioppo in volumi adeguati (circa 70 mila ettari al 2012 in Italia) ottenibile in tempi brevi - con turni generalmente di 10/12 anni - in quantità programmabile, dalle caratteristiche omogenee e di qualità elevata ha trainato con successo l'industria nazionale del compensato, concorrendo in maniera determinante allo sviluppo del settore dell'arredamento e al successo di quest'ultimo a livello mondiale.
Viene denominato "oro verde" per la sua capacità di conciliare le esigenze di tipo economico ed ecologico. Coltivare pioppo significa sviluppo economico sostenibile: la pioppicoltura genera nuove opportunità economiche ed occupazionali per tutta la filiera coinvolta, dal sistema agroforestale, che produce la materia prima con pochi interventi ed un limitato impiego di mezzi chimici rispetto ad altre colture, sino alle realtà di lavorazione e di trasformazione.